
Arlecchino Selvaggio – CROWDFUNDING – Sostieni il progetto diffuso!
ARLECCHINO SELVAGGIO NEL MALCANTONE
Un progetto diffuso tra Italia, Svizzera e oltre – Campagna di Sostegno
CROWDFUNDING
DOCENTI
Margherita Tassi
Direttrice Artistica – Ecosomatica
Claudia Contin Arlecchino
Commedia dell’Arte e Antichi Carnevali
Luca Fantinutti
Musica in Maschera e in Natura
Lorenzo Bazzurro
Movimento con la Natura
PERIODO
dal 7 giugno al 16 luglio 2025
DOVE
La parte formativa di Arlecchino Selvaggio si svolge in Ticino, alla Casa Laboratorio La Florida di Miglieglia nel Malcantone, ai piedi del Monte Lema e sul ciglio del Sentiero delle Meraviglie.
La campagna di sostegno ha lo scopo di coprire le spese dei progetti residenziali di agosto e ottobre 2025, mantenendo basse le quote di iscrizione alla formazione, che è aperta a tutte le persone e a tutte le età, dai 10 anni in sù.
COSTI:
Offerta di sostegno libera, senza limiti minimi o massimi,
sono previste sei tipologie di ricompense.
Per diventare sostenitore vai al link pubblico:
https://wemakeit.com/projects/arlecchino-selvaggio
INFORMAZIONI
Direzione Artistica
Margherita Tassi
+41 767028682
margherita.tassi@gmail.com
c/o Casa Laboratorio LA FLORIDA
Piazzale funicolare per il Monte Lema
Miglieglia, area Malcantone nel Cantone Ticino (CH)
Scarica la presentazione di “Arlecchino Selvaggio”:
Arlecchino-Selvaggio-presentazione.pdf
Pagina dedicata progetto “Arlecchino Selvaggio”:
https://margherita-tassi.ch/arlecchino-selvaggio/
DESCRIZIONE
Arlecchino Selvaggio nasce dal rinnovato incontro e dal dialogo tra la casa laboratorio La Florida di Margherita Tassi e l’Atelier Porto Arlecchino dei maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti con la collaborazione di Lorenzo Bazzurro.
Tre generazioni di pratiche performative e quattro docenti a confronto, per un dialogo tra Maschere, Teatro, Danza, Musica, Ecosomatica e Movimento con la Natura.
«Arlecchino che rimane il più ribelle ed eretico dei caratteri della Commedia dell’arte, sa essere anche affabile padre, madre spontanea, tutore autorevole di diseredati e, in definitiva protettore paziente di tutto ciò che del suo mondo di ironiche rivelazioni può essere tramandato al futuro».
Nello specifico, con l’Arlecchino Selvaggio andremo alla ricerca delle tracce di uno dei suoi archetipi: la figura dell’Uomo Selvatico. Si tratta di un personaggio che, con le dovute differenze culturali e al tempo stesso presentando similitudini nei diversi territori, sembra essere legata soprattutto ai «miti delle zone montane», a saghe antiche e alla «magia popolare che spinge nel mistero del bosco le memorie più ataviche del complesso rapporto uomo-natura».
Hellequin, uomo albero, uomo selva, figure, maschere e tradizioni che sopravvivono in diversi territori dell’arco alpino e appenninico. Nel territorio helvetico permangono alcune importanti tradizioni legate ai Carnevali che in diverse forme mantengono in vita questo archetipo, alcune delle quali protette dall’UNESCO come tradizioni viventi.
DI COSA SI TRATTA
Arlecchino Selvaggio è un progetto teatrale di trasmissione e innovazione: le Maschere della Commedia dell’Arte incontrano il movimento con la natura e l’ecosomatica!
«Ci prendiamo cura dei saperi delle arti sceniche, dei corpi e del movimento, trasformandoli in opera e azione con grinta, cura e sensibilità. Li rendiamo politica e azione magica attraverso lo straordinario potere dell’immaginazione e la poesia concreta del corpo selvaggio»
La Natura, e la relazione con essa, sono al centro del progetto. Si desidera unire natura e cultura, un atto fondamentale in questo periodo storico e lo faremo con azioni di trasmissione, di scoperta, di ricerca. Attraverseremo i saperi artigianali, antropologici ed etnografici del teatro, della musica, della danza, delle arti della cura del sé e della collettività. Passeremo dall’immaginario collettivo delle tradizioni popolari, delle feste tradizionali e dei carnevali antichi dell’Arco Alpino, per riconnetterci con l’ancestrale, con l’atavico e con tutto il selvaggio che possiamo riconoscere dentro e fuori di noi.
Uno degli obiettivi a medio e lungo termine è proprio quello di poter riportare la natura in luoghi urbanizzati e al tempo stesso poter riaccompagnare le persone ad esprimersi e ad imparare negli spazi naturali.
Gli atti del progetto Arlecchino Selvaggio si basano sul profondo lavoro di ricerca teatrale, antropologica e umana della cultura della maschera e del lavoro d’attore, concepito e riattualizzato dall’Atelier Porto Arlecchino dei maestri Claudia Contin Arlecchino e Luca Fantinutti.
Le maschere tornano in natura con la collaborazione di Lorenzo Bazzurro a cui è affidata la parte pratica di movimento con la natura che intreccia l’approccio dell’ecopsicologia con varie tecniche motorie: danza contemporanea, arti marziali, parkour/ADD.
A Margherita è affidata la parte pratica di ascolto ecosomatico e di accordo tra il gruppo e la natura, con escursioni in boschi, radure, corsi d’acqua, alla ricerca di un rapporto somatico con tutto il vivente. Il selvaggio ci appartiene e ci sostiene.
IL PROGETTO PREVEDE:
ATTI PEDAGOGICI: trasmissione dei saperi a ogni tipo di partecipanti (dai 10 anni in su) con pratiche teatrali e rituali, uso di maschere e costruzione di caratteri selvaggi, pratiche di ecosomatica, pratiche di movimento con la natura.
ATTI ARTISTICI: creazione di proposte artistiche per ambienti urbani e naturali, con performance, incursioni di maschere, danze e musiche all’aperto o in luoghi deputati.
ATTI ETNOGRAFICI E ANTROPOLOGICI: studio e rivisitazione di importanti tradizioni carnevalesche o di festività rurali legate ai riti agrari, con ricerche diffuse. Ad oggi sono state già eseguite spedizioni di ricerca e collaborazioni con i carnevali di Basilea, di Schignano, di Cegni e con la Festa del Maglio di Miglieglia nella giornata nazionale dei Mulini Svizzeri. Sono in fase di studio altri contatti con tradizioni italiane e svizzere su tutto l’Arco Alpino e lungo l’Appennino.
ATTI SOCIALE E CULTURALI: il progetto è già in rete con diverse realtà svizzere e italiane. Nel territorio ticinese La Florida di Miglieglia sta collaborando con il Teatro di Banco. Sul territorio italiano Porto Arlecchino di Pordenone è in rete con l’associazione Akamorà di Vicenza, l’associazione Legami di Bologna, il Teatro Tascabile di Bergamo. Si sta, dunque, creando una rete di sostegno e supporto locale, nazionale, europea.





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